WHILE EXAMINING PAOLO SCAGLIONI’S WORK IN DEPTH, I ENTER A SWIRLING UNIVERSE, FRAGMENTED AND RECONSTRUCTED BY RESTLESS FANTASY AND EXTROVERTED ENERGY. A COMPLEX CALLIGRAPHY WHERE INFORMAL AND FIGURATIVE GEOMETRIES CREATE A RELATIONSHIP OF SECRET HARMONY, A SYMBOLISM WHERE MATERIALITY AND INNER REALITY MEET AND MELT INTO EACH OTHER.

IT IS A CREEPY SURREALISM, EVERY FACE COULD COME OUT OF THE CANVAS AND LEAVE TO GO LOOK FOR IDENTITY. A NEW MUSIC, WHERE INTERPRETATIVE PATHOS BECOMES INSPIRATIONS’ DOMAIN, WHERE MATTER TRANSFORMS ITSELF INTO SOMETHING SUPERNATURAL. ECLIPSING ANY DECORATIVE PURPOSES, IN A SOMETIMES TRAGIC OBJECTIVE, THE ARTIST DIRECTS THE GAZES OF HIS CHARACTERS TOWARDS A VIRTUAL BORDER, KEEPING HUMANITY’S MYSTERIES AND INFINITE THEMES OF THE SOUL TO HIMSELF.

GAZES THAT FILTER FEARS, EMOTIONS, TENSIONS, PROMISES, A PICTORIAL LANGUAGE THAT DEFINES EXISTENTIAL AND CULTURAL EXPERIENCE, PAOLO SCAGLIONI APPROACHES THE LIFE OF MAN TO UNDERSTAND THE BEWILDERMENT, THE IMPULSES THAT EVADE THE GRASP OF CONCIOUSNESS.

A PUZZLE OF IRREGULAR PIECES IS A METAPHOR FOR LIFE CHAOS, A MIX OF MEANING AND OF LOSS, EMOTION IS EXPRESSED THROUGH WEIGHTLESS, CUTTING HUES.

THE FOCAL POINT OF HIS FACES THE EYES THAT, THROUGH A NON-PROJECTABLE MECHANISM GIVE EVERY CHARACTER CLASSICALITY, REVISITED IN THE LIGHT OF THE EXPRESSIVE FORCE OF CONTEMPORANEITY.

A critical note by MARIA DE MICHELE

NELL’INDAGARE A FONDO LE OPERE DI PAOLO SCAGLIONI, ENTRO NELLA VORTICOSITÀ DI UN UNIVERSO FRAMMENTATO E POI RICOMPOSTO DA UNA FANTASIA IRREQUIETA E UN’ESTROVERSA ENERGIA. UNA CALLIGRAFIA COMPLESSA DOVE GEOMETRIE INFORMALI E FIGURATIVO CREANO UN RAPPORTO DI SINTONIE SEGRETE, SIMBOLISMI IN CUI REALTÀ ED INTERIORITÀ COLLIMANO E SI FONDONO.

UN SURREALISMO INQUIETANTE, OGNI VOLTO POTREBBE STACCARSI DALLA TELA E AGGIRARSI IN QUALSIASI LUOGO IN CERCA DI UNA IDENTITÀ. UNA NUOVA MUSICALITÀ DOVE IL PATHOS INTERPRETATIVO DIVIENE DOMINIO DELLE ISPIRAZIONI, LA MATERIA SI TRASFIGURA TENDENDO AL SOVRANNATURALE. ECLISSANDO OGNI FINALITÀ DECORATIVA L’ARTISTA, ATTRAVERSO UNA FINALITÀ TALVOLTA TRAGICA, INDIRIZZA GLI SGUARDI DEI SUOI PERSONAGGI VERSO UN CONFINE VIRTUALE, SERBANDO PER SÉ I MISTERI CHE AVVOLGONO L’UMANITÀ E LE INFINITE TEMATICHE DELL’ANIMA.

SGUARDI DAI QUALI TRAPELANO PAURE, EMOZIONI, TENSIONI, PROMESSE, UN LINGUAGGIO PITTORICO CHE DENOTA ESPERIENZA ESISTENZIALE E CULTURALE, PAOLO SCAGLIONI SI ACCOSTA ALLA VITA DELL’UOMO PER COGLIERNE LO SMARRIMENTO, LE PULSIONI CHE SFUGGONO AL CONTROLLO DELLA COSCIENZA.

UN PUZZLE DI TASSELLI IRREGOLARI METAFORE DEL CAOS VITALE, UN MISCUGLIO DI SENSO E DI PERDIMENTO, STATI EMOTIVI ESPRESSI ATTRAVERSO CROMIE EVANESCENTI ED INCISIVE.

IL PUNTO FOCALE DEI SUOI VOLTI GLI OCCHI CHE ATTRAVERSO UN MECCANISMO NON PIANIFICABILE DANNO AD OGNI PERSONAGGIO UNA CLASSICITÀ RIVISITATA ALLA LUCE DELLA FORZA ESPRESSIVA DELLA CONTEMPORANEITÀ.

Nota critica di MARIA DE MICHELE